Prove di Biografia d'autore

Marco Pagliero è nato nel 1980 a Saluzzo (CN). Attualmente risiede in Emilia Romagna dove lavora.

Nel 1998 si è diplomato al Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo. Nel quale, tra gli altri, hanno insegnato artisti quali Claudio Berlia, Daniele Guolo e Mario Mondino.

 Successivamente ha seguito i corsi di pittura e scenografia presso l'Accademia di BelleArti di Firenze. Contemporaneamente ha frequentato il centro sperimentale di cinema "Immagina" diretto da Giuseppe Ferlito. Tra il 1998 e 2005 ha partecipato a numerose collettive a Nizza, Firenze, Torino e Rende utilizzando svariati pseudonimi per permettersi di sperimentare in varie tecniche senza mai doversi presentare personalmente. Nel 2001 realizza la prima mostra personale dal titolo "mentalmente instabile"all'Achille Café di Torino con il proprio nome e riscuotendo un ottimo successo di pubblico e critica, Nel 2001 inoltre realizza il primo cortometraggio in pellicola dal titolo"Linea diFronte"presentato al Torino Film Festival come opera giovani e in numerose rassegne cinematografiche, fino a raggiungere nel 2003 la candidatura al Golden Globe Italia come miglior opera prima. Collabora poi  al film di Luca Barbareschi "Il trasformista" e successivamente al film"di letto in letto". Come fotografo di scena ha lavorato per il film americano "The Etruscan Mask". Prosegue inoltre l'esperienza di regia e sceneggiatura con varie opere sperimentali tra le quali"Nosce te ipsvm"e "Le terre senesi". Dal 2003 al 2008 ha collaborato con il pittore Daniele Fissore come assistente in studio. Ha partecipato alla realizzazione della serie"riflessi sulle tv spente"dello stesso pittore. Ha proseguito le esperienze collettive di pittura al Valsusart nel 2005 arte expo di Saluzzo e al concorso Annibale Galateri di Genola dove si aggiudica il primo premio per arte Figurativa.

"Eclettico e continuo sperimentatore di tecniche e soggetti nuovi, poliedrico in tutte le arti dal cinema alla sceneggiatura, dalla pittura alla poesia. Qualsiasi forma di espressione è per lui fonte di ispirazione e divertimento per emozioni sempre nuove. I fondamenti della sua ricerca artistica risiedono nell'analisi sociale e dell'ambiente naturale e urbano, nell'attenzione ai risvolti concettuali estetici della tecnica pittorica e all'intimo e personale gusto estetico e poetico. Le prime forme espressive sperimentate si sono concentrate sullo studio della storia dell'arte e della nuova interpretazione dei classici dell'arte da Caravaggio e Botticelli da Picasso a Munch fino a giungere ai più recenti De Chirico e Duchamp. La sperimentazione ne è poi giunta attraverso alla scarnificazione del concetto dell'opera lasciando solo più spazio alla pura estetica formale, con suggestione poetica fine all'istante dell'immagine focalizzata"

                                                                                                       Philippe Daverio